PIEVEPELAGO - DIFFICILE RECUPERO DI UN ESCURSIONISTA FERITO

Avventuroso intervento di recupero ieri sul crinale tra Emilia e Toscana, al confine tra il territorio di Pievepelago e quello dell’Abetone .L’allarme è scattato verso le 12.30 sul sentiero 507 che unisce il Passo Giovo alla Val di Luce, ma ancora sul fronte emiliano: due coniugi di Calenzano (Firenze) stavano facendo un'escursione quando in un tratto traverso con presenza di ghiaccio lui, 53enne, è scivolato per 50 metri in un canale, riportando un trauma cranico e la rottura di una gamba. La moglie ha chiamato subito i soccorsi, non riuscendo però a localizzare bene il punto. Il 118 ha girato l’allarme ai tecnici del Sast (Soccorso Alpino e Speleologico Toscano), che hanno inviato sul posto due squadre, attivando in supporto anche i colleghi del Soccorso del Cimone.L’intervento di recupero è stato molto complesso, oltre che per il ghiaccio, per la presenza di raffiche di vento che non permettevano all’elicottero Pegaso 3 di Massa di effettuare il trasbordo col verricello, dopo che le squadre Sast (arrivate alle 14.45 con due infermieri) avevano stabilizzato il 53enne.Le operazioni si sono concluse solo verso le 17, con il trasporto all’ospedale di Pistoia.Anche il sabato sera era stato segnato da un recupero difficile per il ghiaccio nella zona del Corno alle Scale, dove due persone erano scivolate a Passo Strofinaio: la 35enne I.C. e il 52enne F.P., entrambi di Bologna. Con loro erano rimasti in supporto, ma parimenti dispersi, due compagni di escursione, parte di un gruppo di 15 partito da Pracchia e sorpreso in quota dal fondo vetroso. Sul posto il Soccorso alpino del Corno e del Cimone, gli addetti alle piste, la Cri, i carabinieri di Lizzano e, fra i vigili del fuoco, i volontari di Fanano. Verso le 21 recupero e trasporto al Maggiore

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