PIENA DEL SECCHIA - ANCORA STATO DI ALLERTA

Ancora almeno due giornate potenzialmente a rischio, di allerta insomma, quelle di oggi e domani, con l’attenzione generale spostata però maggiormente verso la Bassa, dopo che ieri la grande piena del Secchia, paragonabile a quella del 2017 e forse anche qualcosa di più, ha tenuto sulle spine soprattutto il territorio cittadino A Marzaglia alle cinque del mattino, è stato indetto un primo summit di giornata con anche i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio della piena, così come nello stesso edificio si monitora costantemente l’andamento complessivo di questa fase critica.Proprio a Marzaglia Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile per l’intera provincia ha detto: «Quella che ci troviamo di fronte – spiega Nicolini – è una piena molto simile a quella del 2017, come portata, ma che più a valle – dunque nella Bassa, ndr – potrebbe assumere dimensioni ancora maggiori, questo nelle prossime due giornate – dunque, come detto, oggi e domani, ndr –, quando l’acqua potrebbe anche raggiungere livelli superiori a due anni fa».Tant’è che proprio ieri, mentre si seguiva chilometro dopo chilometro il passaggio della piena, i militari dell’Esercito venivano mandati nella Bassa: «Forze in più – prosegue Nicolini – che andranno ad aggiungersi al già ampio numero di addetti della Protezione civile, di vigili del fuoco, di forze dell’ordine e di tanti volontari già operativi da ore sul territorio». C’è un aspetto che rende questa piena particolare, nel senso di differente rispetto a quelle a cui (ahinoi) ormai siamo abituati da anni: la lentezza.Il passaggio dell’enorme massa d’acqua ci sta mettendo più del solito ad attraversare il territorio. Ciò è dovuto prevalentemente alla perturbazione che ha interessato la nostra provincia a inizio mese, quando in montagna è addirittura ricomparsa la neve... a maggio. Proprio lo scioglimento e più in generale l’afflusso di acqua dalle zone più alte stanno portando a questo effetto più rallentato, rispetto a quando le piene si registrano nei mesi autunnali o invernali. La piena del fiume Secchia sta transitando regolarmente ma i livelli, pur in significativa diminuzione, sono ancora troppo alti per consentire la riapertura di Ponte Alto a Modena e del ponte dell'Uccellino, tra Modena e Soliera. Chiusi sul Secchia anche ponte Motta a Cavezzo e ponte Pioppa a Rovereto, di competenza della Provincia.
Rimangono chiusi in via precauzionale a Modena anche il ponte di via Curtatona, sul torrente Tiepido, e quello di Navicello vecchio, sul Panaro, di competenza della Provincia, la cui riapertura, però, è prevista entro le 7.30.Dopo la chiusura delle scuole, ieri, a Bastiglia e Sorbara, oggi si replica, e resteranno chiuse anche le scuole nei comuni definiti ‘rivieraschi’ di San Prospero, Cavezzo, Concordia, San Possidonio. Località, queste, dove ieri, a fianco dei tantissimi volontari di Protezione Civile, in tutto 400 dislocati in provincia, hanno lavorato i militari del Reparto Comando e Supporti Tattici del Distaccamento della Brigata Aeromobile Friuli di Bologna.

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