Da domenica 6 dicembre l'Emilia-Romagna torna gialla
Pubblicato il 4 dic, 2020
L'Emilia Romagna torna zona gialla. Lo anticipa il govenatore Stefano Bonaccini. "Ho ricevuto dal ministro Speranza la conferma che da domenica la regione tornerà gialla". Il Governatore ricorda che "ancora oggi e domani saremo quindi in zona arancione e passata la mezzanotte di sabato saremo in zona gialla".
"Le restrizioni di queste tre settimane hanno dunque pagato, ma dobbiamo continuare a essere responsabili e rispettare le regole perché l'impegno di tutti per frenare la pandemia deve proseguire, per proteggere la salute di ciascuno, a partire dalle persone più fragili, e aiutare le strutture sanitarie e sociosanitarie - medici, infermieri, operatori - che ogni giorno continuano a fare il loro lavoro in maniera encomiabile", aggiunge.
Già da ieri sera, l’assessore alle politiche per la Salute dell’Emilia Romagna. Raffaele Donini, era un po’ più ottimista. Guarda l’indice di trasmissione del contagio ed esulta: in Emilia Romagna è sceso sotto quota 1, per la precisione 0,99. "È un risultato enorme, un paio di settimane fa eravamo a 1.60 – commenta –. Vuol dire che la circolazione del virus è scesa di livello ed è la ragione per cui ci attendiamo il provvedimento del governo che ci assegna la zona gialla".Oltre alla discesa dell’indice di trasmissione del contagio, pesa nella valutazione per l’Emilia Romagna anche l’abbassamento della percentuale nel rapporto tra positivi e tamponi, le migliaia di guarigioni e il dato che riguarda le persone curate a domicilio, il 96% dei casi attivi. Resta comunque il problema dei ricoverati, ancora alto ma comunque in calo.
In zona gialla ci si potrà, fra l’altro, muovere liberamente fino al 20 dicembre. Autocertificazione solo per il coprifuoco dalle 22 alle 5; bar e ristoranti (adesso autorizzati solo al servizio di asporto fino alle 22) possono aprire fino alle 18. Un provvedimento, questo, particolarmente atteso dai 25mila pubblici esercizi che operano sul territorio regionale e che contano oltre 140mila lavoratori. In zona gialla riaprono i centri sportivi mentre restano chiusi teatri, palestre, piscine e cinema.