APPENNINO - SALVATO DOPO UNA NOTTE ALL'ADDIACCIO
Pubblicato il 8 gen, 2018
Dopo una notte trascorsa all’addiaccio tra le nevi dell’Appennino tosco-emiliano, l’alpinista 50enne Corrado Cassaro, geologo residente a Lesignano (Parma), è stato rintracciato nella tarda mattinata di ieri, molto provato, ma pressoché incolume nelle pendici di monte Bocco presso Prato Spilla nell’Appennino parmense, dalle squadre dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico emiliane (stazioni di Parma e Reggio Emilia) e toscane «Con le mani ho scavato una buca in terra – racconta Cassaro, rientrato ieri pomeriggio nella sua abitazione – e mi ci sono messo dentro per passare la notte. L’ho scavato con le mani, me le sono un po’ rovinate. Il problema è che ha piovuto per ore, ero completamente zuppo». L’allarme era stato lanciato venerdì alle 15, quando Cassaro era riuscito a telefonare a un amico del Cai di Cavriago (Reggio Emilia). Poco dopo però telefonare era diventato impossibile.Le ricerche, nel buio e nel maltempo, non avevano dato risultati ed erano state interrotte nella tarda serata. Ieri mattina i tecnici delle diverse sezioni del Soccorso Alpino si sono ritrovati alle 6.30 al campo base al Passo del Lagastrello da dove, suddivisi in squadre, sono partiti alla ricerca del disperso in zone diverse attorno a monte Bocco. Il primo contatto è avvenuto verso le 10.30 quando l’alpinista, che si trovava in fondo a un canalone di neve gelata, ha risposto ai fischi di richiamo dei soccorritori. Da quel punto è iniziata la difficile operazione di recupero dell’escursionista attraverso la calata con corde allestita dai tecnici del Soccorso Alpino